Non è facile ingannare un bimbo con un sorriso, poiché, sin dalla più tenera età, il piccolo appare in grado di riconoscerne la ‘sincerità’. E’ quanto emerge da uno studio tedesco e inglese, del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology in collaborazione con le Università di York e Saint Andrews, pubblicato sulla rivista Evolution and Human Behavior.
Lo studio
Gli studiosi hanno osservato, attraverso una serie di esperimenti, 168 bambini di età compresa tra due e cinque anni. I risultati hanno mostrato che mano a mano che crescono, i piccoli sono sempre più in grado di differenziare tra i tipi di sorrisi. A tre anni hanno la capacità di distinguere quelli ‘genuini’ attraverso lo sguardo e a quattro-cinque anni tendono ad associarlo con una maggiore socievolezza dell’interlocutore. Per arrivare a questa conclusione, in un primo esperimento ai bambini di 3-4 anni sono state mostrate delle foto di alcuni modelli, chiedendo loro di scegliere quella con un sorriso sincero e spiegando perché l’avevano selezionata. Le risposte dei piccoli hanno evidenziato che la loro attenzione si concentrava sulla bocca e sul sorriso, menzionando il fatto che fosse particolarmente aperta. In quelli più piccoli, di due anni, emergeva già questa capacità di distinguere i tipi di sorriso, ma ancora non ben definita. In un altro esperimento, condotto tra i bimbi più grandi, di 4-5 anni, i piccoli sono risultati in grado, osservando le foto di due gemelli, di identificare non solo un sorriso genuino, ma di associarlo alla personalità, identificando così anche la persona considerata più gentile nei loro confronti.